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alcune notizie sugli intagliatori della zecca di venezia 353

potrebbe aver lavorato precedentemente in un incarico secondario.

Il Palfer ricorda che nella chiesa di Santo Stefano esisteva una tomba colla seguente iscrizione: MCCCCIV sepoltura de S. Jacomo Sesto intagliador alla moneda de Veniesia1.

Nel 1447, 29 novembre2, essendo morto il maestro Gerolamo Sesto, uno degli intagliatori delle stampe della moneta d’argento, si stabilisce che la elezione degli incisori sia fatta dagli officiali della Zecca dell’argento, uniti a quelli della Zecca dell’oro, tanto per l’incisore delle, monete d’oro che di quelle d’argento, e nel 26 luglio 1454 si determina non doversi fare alcuna trattenuta sul salario di Luca Sesto ed Antonello Della Moneta, intagliatori delle stampe3.

Luca Sesto, vecchio ed infermo, domanda che gli sia dato in ajuto il figlio Bernardo; ciò che gli viene accordato dal Consiglio dei Dieci nel 27 ott. 14834.

A dì 27 febbraio 1483 il Consiglio dei Dieci, vista la virtù e solerzia del maestro Alessandro Leopardi, lo nomina terzo maestro di Zecca assieme a maestro Luca Sesto e a maestro Antonello Orefice5.

Nello stesso anno, 28 settembre6, troviamo un decreto del Consiglio dei Dieci, nel quale, riconosciuta virtus et solertia Victoris filii q. fidelissimi civis nostri magistri Antonii marmorarii cognomento de

  1. Memorabilia Venetiarum monumenta, antiquis recentioribusque lapidibus insculpta, per centum et sexaginta perlustratas templa, Iohannes Georgius Palferus excerpsit urbis decori, fidelium pietati, studiosorum deliciis inservitura. A carte 109 tergo. (Ms. della Bibl. di S. Marco).
  2. Capitolare delle Brocche, carte 81 tergo.
  3. Id., carte 84.
  4. Id., carte 64.
  5. Consiglio dei Dieci, Misti, registro 21, carte 179 tergo.
  6. Id., Misti, registro 29, carte 67.