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francesco marchi e le medaglie di margherita d’austria | 347 |
medaglie, se pure furono eseguite secondo il progetto accennato, non giunsero fino a noi: non è però improbabile che, dietro rimostranze di Margherita d’Austria, il duca abbia abbandonato il pensiero di quei due troppo vanitosi e bugiardi rovesci, poiché dell’anno successivo esiste una sua medaglia, lavoro dello stesso artefice, con una leggenda allusiva alle repressioni operate nei Paesi Bassi. Il sig. Armand la descrive in tal modo1.
Diam. 37.
D/ — FERDINANDVS • ALVAREZ • A • TOLETO • DVX • ALVÆ — IVLIAN • G • F.
Busto a destra del duca d’Alba, testa nuda, barba lunga, con corazza.
R/ — RELIGIONEM • ET • OBEDIENTIAM • REDINTEGRAVIT. — MDLXVIII.
Minerva sopra un carro tirato da due civette2.
Dopo l’esecuzione della medaglia del duca d’Alba non si ha più alcuna notizia dell’artista fiorentino fino al 1580, nel qual anno, secondo la supplica già citata, fu assunto al servizio speciale di Alessandro Farnese; e di questo celebre capitano son note due medaglie, incise dal Giannini, e pubblicate già dal Litta3 e dall’Armand4.
- ↑ Armand, op. cit, II, 246, 9.
- ↑ Il signor Armand realmente non riporta nella sua descrizione la firma di Giuliano; però alcnni esemplari della medaglia portano effettivamente ivlian . g . f . onde ho creduto bene di completare le leggende.
- ↑ Litta, op. cit, tav. III, 4 e 5.
- ↑ Armand, op. cit. I. 290, 2 e 8.