Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
appunti di numismatica romana | 291 |
IV.
PICCOLI BRONZI
DA ANTONINO PIO A SEVERO ALESSANDRO
Incominciando dell’epoca d’Antonino Pio e scendendo fino a quella di Severo Alessandro o poco oltre, troviamo nella seria numismatica romana una specialità, che si limita a questo periodo con nessuna eccezione né prima né dopo, troviamo cioè un certo numero di piccole monete di bronzo, sulla cui natura non sono ancora bene d’accordo i numismatici.
Il Cohen, descrivendo queste monete, non attribuisce loro alcuna importanza, e tiene anzi nota unicamente di quelle del Gabinetto di Francia, ammettendole senz’altro quali falsificazioni di monete d’argento. Mi pare però che tale opinione non si possa accettare senza alcun riserva, e non è forse fuori del caso l’accennare ad altra ipotesi, a sostegno della quale vi sono per lo meno tante ragioni quanto per la prima. Ma per cominciar dal principio, queste monete non possono uscir da una delle tre seguenti categorie: prove di monete d’argento, falsificazioni di queste, o vere monete di bronzo.