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270 | cronaca |
lier de Hauteroche, ad E. Babelon, per l’opera: “Description historique et chronologique des monnaies de la République romaine, vulgairement appelées monnaies consulaires”.
Numismatica musulmana. — Il sig. Enrico Lavoix ha pubblicato il primo volume del Catalogo delle monete musulmane della Biblioteca Nazionale di Parigi. Esso è preceduto da una estesa introduzione generale intorno a questo difficile ed interessante ramo della numismatica.
Le monete antiche e la Dogana italiana. — Il governo ha promulgato un regolamento di dogana che suscita molto malumore nel campo numismatico. Parificando le monete antiche all’oreficeria (?!), stabili che dovessero pagare, entrando nello stato, una tassa che naturalmente varia dall’oro all’argento. Che ne avvenne? Che alcuni pacchi di monete antiche in arrivo furono aperti alla dogana; che fu messo da una parte l’oro, dall’altra l’argento per fare il peso dell’uno metallo e dell’altro, e che arrivarono poi al destinatario in una orribile confusione, ossia tutte fuori dalle bustine che le contenevano. — Due lettere del Sig. Francesco Gnecchi protestarono sul Giornale La Perseveranza per tale barbara manomissione; ma dalla Dogana non si ebbero che risposte molto evasive. Non crediamo fuor di luogo unire anche la nostra voce a protestare sia contro la tassa in sé stessa, sia contro il modo che la Dogana impiega per applicarla. — Il più delle volte dai negozianti le monete antiche sono inviate ai raccoglitori per la scelta, ossia se ne mandano molte perchè il raccoglitore scelga quelle che gli possono interessare. Ora come è possibile poter pagare una tassa che è di circa 5 0/0 sull’oro, e pagare tale tassa supponiamo su cento monete se di tale monete solo otto o dieci saranno definitivamente ritenute? — Se a questo aggiungiamo il modo d’applicazione della tassa, come si è detto, tale regolamento equivale precisamente al proibire l’importazione delle monete. Confidiamo che tali nostre osservazioni possano trovare eco presso qualcheduno che siede alla direzione della pubblica cosa, e che presto sarà riparato a tale gravissimo inconveniente.