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quella data può dirsi che i biografi non avessero mai osato dilungarsi dal 1468; e le congetture piuttosto che le prove si avvaloravano dell’autorità del Vasari. E anche per questo la scoperta del Morsolin ha una grande importanza, che non isfuggirà certo al mio chiariss. A 1.

Addentrarmi ancora nei particolari di questo volume non credo necessario; né credo necessario di raccomandarlo all’attenzione degli intelligenti così per la sua serietà come per la sua opportunità.

È veramente un buon lavoro.

Alfredo Melami.




Engel Arthur et Serrure Raymond. — Répertoire des sources imprimées de la Numismatique française. Tome premier. Paris, Leroux, 1887. — (Un volume in 8° gr., di pag. XIX-400).

I sigg. Engel e Serrure non hanno bisogno di presentazione presso i nostri lettori, essendo troppo favorevolmente conosciuti, nonostante la giovane età di entrambi, pei molteplici lavori di numismatica da essi pubblicati separatamente, prima di associare i loro nomi e le loro forze nell’opera di cui abbiamo sott’occhio il primo volume, e che certo accrescerà e assoderà la bella fama di cui già godono fra i cultori della nostra scienza.

Il Répertoire al quale hanno posto mano — e che speriamo vena presto compiuto (ce ne affida la nota attività degli Autori), per quanto la stampa di un tal lavoro debba presentare non pochi inciampi e non lievi difficoltà tipografiche — doveva essere anzitutto, per rispondere al suo titolo, un’opera di utilità pratica. E noi ci affrettiamo a dire che i sigg. Engel e Serrure hanno saputo egregiamente conservargli questo carattere, mirando diritto allo scopo e rinunziando ad inutili digressioni e divagazioni.

  1. Cfr. Valerio Vicentino. Discorso del prof. Bernardo Morsolin. Firenze, 1887, pag. 6 e 7.