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252 | cronaca |
vate chi l’ha in qualche punto preceduto ed egli onestamente lo riconosce (Vedi p. es. a pag. X) e di pagina in pagina cita autori, intrecciando così alle sue indagini le indagini d’altri, alle proprie le osservazioni altrui.
Tra le osservazioni che più fanno senso in questa Introduzione sta di certo la presente a pag. XIX dove constatato che quasi tre quarti di placchette italiane appartengono all’arte del nord d’Italia l’A. scrive: “La Toscane, si riche et si feconde sous le rapport des autres arts, n’a produit qu’un nombre assez restreint de fondeurs et de médailleurs, et ces derniers n’apparaissent qu’à la fin du XYe siècle.” Fatto davvero assai strano e facile a verificarsi, “Ce qui s’est passe pour les médailles a eu lieu également pour les plaquettes” pag. XX, aggiunge l’A.
Altra osservazione interessante e, parmi, originale è la seguente a pag. XXXII.
“Tout ce qu’il importe d’établir ici” — dice l’A. — “c’est que si bon nombre de sculptures décoratives de la première Renaissance française, n’ont pas été exécutées par des artistes italiens, du moins les artistes français avaient entre les mains des modèles italiens.” E altre osservazioni considerevoli ho notato leggendo le quaranta pagine dell'Introduzione: senonchè io non debbo e non posso propormi, nè in verità mi proporrei, di cavare il sacco di queste pagine per presentarlo qui ai lettori.
Cosi passo senz’altro alla parte sostanziale del libro e mi fermo per oggi a questo primo volume. Il quale ò diviso in ventidue capitoli che dalle placchette di imitazione antica traverso le sculture di Donatello e della sua scuola, di Fra Antonio da Brescia, di Giovanni delle Corniole, del Caradosso, va sino alle sculture di Valerio Belli detto Valerio Vicentino.
L’A. di ogni artista di cui parla, offre dei dati biografici che oltre ad essere necessari in quanto danno modo a ogni lettore di aumentare con poca fatica le proprie cognizioni, servono, cornice opportunissima del quadro, a fissare i limiti entro i quali l’opera artistica d’ogni autore, studiato nel libro, va compresa. E altra cosa da segnalarsi: l’A. offre di