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le medaglie friulane del secolo xv e xvi 209

distinti. Nacque in Spilimbergo sulla fine del secolo XV od al principio del XVI. Nel 1538 aprì nella sua patria un’accademia, alla quale, per la fama del maestro, affluivano studenti di ogni nazione. Il Partenio fu di poi professore a Serravalle e Vicenza, e quindi a Venezia ove morì come docente di greco nel 1588 in Parocchia di S. Luca, lasciando numerose opere stampate, specialmente in poesia.

L’Armand nel III vol., pag. 179 e 185, si corregge, supponendo che la medaglia appartenga ad Ippolito Aurispa detto il Partenio da Macerata; io credo però che un precettore stimato, un docente di valore, un letterato distinto com’era Bernardino Partenio, abbia fatto sorgere ne’ suoi discepoli il desiderio di tramandarne la memoria ai posteri, come prima i discepoli aveano contribuito a tramandare i ricordi di Vittorino da Feltre, del Decembrio, di Egano Lambertini, di Francesco Filelfo, di Marc’Antonio Passeri e di tanti altri umanisti e filosofi che troppo lungo sarebbe qui il voler citare.

La seconda l’Armand, vol. II, pag. 85, N. 9, la crede di un Giovanni Candido francese, citato dal Burchard fra gli inviati del re di Francia che vennero a Roma nel 1491; io ritengo invece sia questi lo storico friulano Giovanni Candido. Nacque egli in Udine da Nicolò signore del castello di Luseriacco, verso la metà del secolo XV. Laureato in giurisprudenza prese ad esercitarla con plauso nella sua patria; ma implicato nelle famose vicende del Giovedì grasso 1511, seguendo la parte dei Colloredo, fu costretto contro il furore di parte Savorgnana a salvarsi assieme ad altri, nel campanile del Duomo. Allorquando Venezia mandò un membro del Consiglio dei dieci a sedare quei torbidi, il Candido potè passare a Cividale, ove prese stanza, dedicandosi