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194 | umberto rossi |
Delia, che fin dal 1518 aveva sposato Galeotto Nuvoloni, gentiluomo mantovano1; quest’ultima era la prediletta del padre, che la raccomandava spesso con calde parole alla marchesa Isabella2. Federico addestrato nell’arte paterna, risiedette in Mantova: e fu al servizio di Federico Gonzaga, che gli confermava nel 1535 il possesso del banco in beccheria, già donato all’Antico da Isabella d’Este3; il banco venne poi comperato dalla Camera Ducale ed atterrato in occasione di una riforma edilizia, nel 16434.
(Continua)
- ↑ Il matrimonio fa combinato dalla marchesa Isabella, al cui servizio si trovava la Delia. — (Arch. sudd. Copial. sudd. — Lettera all’Antico da Mantova, 8 gennaio 1518).
- ↑ Arch. sudd. Carteggio interno. — Lettera dell’Antico alla marchesa Isabella, settembre 1519.
- ↑ Arch. sudd. Registri dei decreti 1535, 3 dicembre. — II decreto comincia cosi:
„Federicus dux, etc — Eis libenter gratificari solemus ut optimam decet principem quos aut maiorum aut sua in nos observantia aut aliqua virtute dignos iudicamus, qualis est nobilis civis et familiaris noster Federicus Bonacolsius, cuius pater Petrus Jacobus Bonacolsius, cognomino Antiquus, servitute fidelique obsequio ac virtute sua Ill.mo Q. D. patri nostro nobisque dum vixit gratissimus fit, quique optima patris vestigia secatas in gratiam amoremque nostram sese insinuavit, cum igitur etc.“ - ↑ Arch. sudd. Magistrato camerale antico. — 1543, 12 gennaio. Emptio Ill.mi Dñi, Dñi Ducis Mantae a sp. D. Federico de Bonacolsis, unius banchi, etc.