Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/216


i medaglisti del rinascimento alla corte di mantova 191

veschovo, a sei ducati il mese et le spese per bechi tre et voria li dese le figure zetate di metalo, dove volendo vostra signoria ohel lavora il faremo lavorar a dodese duchati e mezo dil p perchè sei starà el dopio meglio. Prego la signoria V. non li dispiatia la risposta; de aprilo 1619.“

„Anticho servo“ 1.


La marchesa, occupata in affari politici gli rispose:

„Havemo visto quanto ni scrivete di quelle antichità, ma perchè siamo al presente tanto occupate in altro che non possemo pensare bene a simile fantasia, vi pregamo vogliati soprasedere cossi circa questo per vinti giorni o uno mese et alhora venendo vol.a Mantua parlaremo diffusamente insieme et intenderete l’animo nostro“2.

Non si sa quindi se le riproduzioni di quelle sculture siano state eseguite: forse si riferisce ad esse un’altra lettera della marchesa, di due anni dopo, nella quale essa diceva di non voler fare altre spese3.

Queste sono le ultime notizie di lavori eseguiti dal nostro artefice: già avanti negli anni, egli si godette in pace nel tranquillo Gazzuolo l’agiatezza che si era procurata co’ suoi lavori, richiesto talora di consiglio da quei principi che riconoscevano in lui un gusto squisito insieme ad una non comune sapienza ar-

  1. Arch. sudd. Carteggio interno.
  2. Arch. sudd. Copialettere della marchesa. — Lettera all’Antico, da Mantova, 2 maggio 1519.
  3. Arch. sudd. Copial. sudd. „Antiquo. — Havemo havuta la vostra et intesala ve risponderne che mandammo il nostro thesoriero, poi aspetammo gran peza quello che doveva venir per mostrar quelle cose, tardando tanto como ha facto, noi havemo dato ordine che se facciano alcuni che per nostri lochi desideramo et datovi principio, siche non ne pare de far per hora altra spesa. State sano. — Da Mantova, x di febraio 1521.“