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190 | umberto rossi |
carne salata e tre pesi di formaggio 1 e nel 1516 otteneva il condono di una multa inflittagli, perchè un suo famigliare, a Mantova, aveva contravvenuto al regolamento di polizia urbana della città2.
Trovo ancora memoria di lavori suoi, che egli si proponeva di eseguire per Isabella d’Este, in una interessantissima lettera che egli le scrisse nell’aprile del 1519 e che riporto testualmente:
„Ill. Signora. — I dì pasati vostra signoria mi dimandò se el si trovava de quelle antichità che altra volta fece per il veschovo: ò cercho et trovato la nuta che inenochata in su la hisa schudelara, quella che fu robata a vostra signoria, ancora il satiro che la chareza, che bella cossa, il se pria farli la bracha de fogli per honestade, ancora io ho trovata la forma de l’Ercule che amaza Anteo, che la più bella antiquità che li fusse, anchora il chaullo de Santo Iani Laterano, zoè Auellio Antonino, circha oto cose de le migliore. Ancora io ho parlato come il maestro che laurava al veschovo, et dice dagandoli de cera netizate, chel faria per vinticinque ducati il paro dele figure di longeza di mezo brazo, dove seria grandissimo merchato, che l’Ercule vai cum l’Anteo duchati cinquanta, la nuda inzenochiata non vai manco de vinticinque, dove se aria per la mità manche de la valuta. Io li darla li chose per amor de la signoria vostra voluntera per eservi obligato ancora quando vostra signoria volesse adomar qualche loco de alchuna testa di bronzo, io ho il modo e fame fare che sera più belle che non è quelle del vescho. Il dito maestro lohan ma ha dito chel starla al modo et lavoreria a mese chome faceva col