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i medaglisti del rinascimento alla corte di mantova 165

Dove gli è stato dato la denunctia et sera condennato, non havendo la gratia de V. Ex.tis Non posso fare, per esser pure stato servitore de casa et è insieme cum l’Antiquo suo fratello, che non lo raccomandi ala predicta, supplicandola non consenta per amor mio che dali offtiali sia punito, anci che a me la facia questa gratia et comitta che non sia molestato, come sono etiam li nostri altri familiari. Di che ne remarrò obligata a V. Ex.tis a la cui gratia me raccomando. Bozuli, xxx Julij 1490.

Ill.me D. V.

“Antonia de Bautio
de Gonzaga Marchio.
Botingique Co....1”.

Il marchese, che si trovava a Marcarla, concesse la grazia richiesta, ma così non la intese il podestà di Mantova, che tornò a procedere contro il Francesco Alari, motivando per tal modo nuove proteste dell’Antico e della sua protettrice. Questa volta Antonia del Balzo si rivolse alla nipote marchesa Isabella, la quale seppe appianare le cose di guisa, che del commesso reato non si parlò più.2 In seguito l’Antico si recò ancora a Mantova e fu raccomandato al marchese da Gian Francesco Gonzaga stesso, che lo chiama mio servitore, et subdito et servitore de V. Ex.cia3 Ciò prova che, pur rimanendo al servizio del signore di Bozzolo, l’Alari non aveva ri-

  1. Arch. sudd. Cart sudd.
  2. Arch. sudd. Cart. sudd. — Lettera di Antonia del Balzo ad Isabella d’Este: da Bozzolo, 1 marzo 1491. — “Lo Antiquo scultore de lo Illu. S.re mio consorte, et servitore, me fa intendere corno questo potestate impedisse Francisco de Hilarii suo fratello, etc.”
  3. Arch. sudd. Cart. sudd. — Lettera di Gian Francesco Gonzaga al marchese Francesco Gonzaga, da Bozzolo, 2 novembre 1498.