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164 | umberto rossi |
derico, marchese di Mantova, il quale aveva donato all’Antico un banco nella beccheria grande, probabilmente in compenso di lavori eseguiti. La prima notizia che di lui ho trovato sta in una lettera che Antonia del Balzo così scriveva da Bozzolo al marchese Francesco Gonzaga:
“Ill.me et ex.me D.ne nepos et dne. hon. — Per lo Antixi mio famiglio mando ala Ex. V. uno cinto a presentargli, pregando quella me perdoni se fin hora ho tardato mandarlo ala predicta, la qual prego che de quanto esso Antixi per parte mia gli exponerà, la Ex. V. dagi fede quanto se io personalmente gli parlassi sopra questo facto, et a la sua bona gratia continue me rioomando.
Datum Bozuli, 16 augusti 14S7.”
“Antonia de Bautio |
Più avanti, nel 1490, l’Antico era qualificato scultore dalla stessa Antonia del Balzo, che interveniva presso il marchese Francesco a favore di Francesco Alari e gli scriveva in questi termini:
“Ill.mo S.r mio. — Essendo familiare de lo lllu. S. nostro Consorte Francesco, fratello de lo Antiquo et suo scultore, et per essere stato infermo già tre anni se n’è stato a Mantua a casa de Antonio de Halari suo padre per resanarse. Hora pare che dicto Francesco habia havuto certa differentia cum uno suo vicino, et venendo a parole, minacciandogli de baterlo esso Francesco gli ruppe la testa.”
- ↑ Archivio Gonzaga di Mantova; Carteggio di Bozzolo. — Giova notare che il nome dell’Antico è spesso storpiato nei documenti che a lai si riferiscono, trovandosi scritto Antixi, Antixe, Antise, Antiquo e Antico.