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zionato ancora dal conte d’Arco1 e ultimamente dall’Armand2 e dal Molinier,3 ma le notizie che questi autori ne danno si riducono a così poco che non credo inutile pubblicare quanto mi venne dato di trovare nell’Archivio Gonzaga di Mantova e nell’Archivio di Stato di Parma.

Pier Jacopo nacque da Antonio Alari, probabilmente in Mantova, dove suo padre aveva casa e dimora; ci è ignoto l’anno preciso della sua nascita, ma si può congetturare che egli abbia veduto la luce verso il 1460, o poco dopo, perchè nel 1480 lo troviamo a lavorare alle medaglie di Gian Francesco Gonzaga e Antonia del Balzo e nel 1499 era già ammogliato e con parecchi figli, tutti però di giovane età.4 Dove apprendesse i rudimenti dell’arte in cui doveva poi riuscire così eccellente, non si può dire con sicurezza: ma siccome nelle sue medaglie si fa molto sentire l’influenza della scuola mantegnesca, bisogna credere che abbia cominciato a Mantova, e proba-

  1. D’Arco. Delle arti e degli artefici di Mantova, II, 40, n. 60.
  2. Armand. Les médailleurs italiens I, 61.
  3. Molinier È. Les plaquettes, I, 68.
  4. In quest’anno l’Antico ricercò un beneficio in S. Andrea di Mantova per uno dei suoi figli al vescovo Lodovico Gonzaga, e qnesti gli rispose colla lettera seguente:

    “Antiquo. — Havemo visto quanto ne scrive per lo beneficio de Sancto Andrea, di che ne havereti excusato se non vi compiacemo, havendolo etiam negato non solum a molti nostri servitori che ce l’hanno ricerchato, ma etiam a Pyrrho nostro nepote: perchè seben qualche volta spendemo assai et usciamo de’ nostri denari, non volemo però uscire de alcuna de nostre intrate, cum quale quando volemo possemo remettere nostri denari insieme, et se designati fare prete alcun de vostri fioli, ve offeremo, come sieno in età de provederli de beneficiis. Benevalete. Quingentulis. 29 maij 1499.” (Archivio di Stato in Parma; Carteggio Gonzaga).