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138 | francesco gnecchi |
AUREO DI VESPASIANO
con Tito e Domiziano.
2.° Dopo il N. 44 di Cohen.
D/ — IMP • CAESAR VESPASIANVS AVG •
- Testa laureata a destra.
R/ — COS • (in alto) TR • POT • (all’esergo)
- Vespasiano coi due figli Tito e Domiziano in una quadriga lenta a sinistra. — L’imperatore tiene uno scettro sormontato da un’aquila. (Anno 69, d. C.)
(Tav. IV, N. 2).
Il rovescio di questo curioso aureo è nuovo sia per la rapprentazione come per la leggenda, Tito e Domiziano, al rovescio delle monete d’oro e d’argento di Vespasiano, quando non hanno i busti affrontati, sono sempre rappresentati o correnti a cavallo in piedi togati, o assisi sulla sedia curule, e la leggenda vi si riferisce (titvs et domitian. caesares princ. ivvent. — caesares vesp. avg. fili – caesar. avg. f. cos. – caesar. avg. f. pr. e simili). Ma la rappresentazione dell’imperatore coi due figli in una quadriga trionfale, e colla leggenda che si riferisce al solo imperatore è assolutamente nuova, e ci appare per la prima volta in quest’aureo, uno certamente dei primi battuti da Vespasiano appena eletto imperatore, come indica la data del primo suo consolato. La qual data pure è espressa in modo inusitato colla leggenda cos • tr • pot, (a meno che si voglia leggere tr • pot • cos.) mentre solitamente è aggiunta alla leggenda del dritto della moneta colle semplici parole tr • p • o tr • pot • senza menzione del consolato, oppure colle altre equivalenti tr • p • (o pot • ) cos • des • ii — L’aureo,