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appunti di numismatica romana | 133 |
versie non avrebbero ragione d’esistere se tale sistema fosse sempre stato praticato nelle trattazioni scientifiche! — D’altronde le monete rare, di cui forse esiste un unico esemplare, è bene siano per così dire moltiplicate dalle illustrazioni perchè ne sia garantita la conservazione. Una moneta, principalmente se di nobile metallo, è sempre esposta a un rischio e a lungo andare vi cade, perchè nulla dura in eterno. Il ladro è sempre là ad adocchiarla, e il crogiuolo peggiore ancora del ladro è sempre pronto a riceverla per condannarla inesorabilmente alla distruzione. Ma una tavola dal vero, tirata a molti esemplari è un monumentum aere (et auro) perennius, e le monete così illustrate non hanno più a temere né i ladri né il crogiuolo.
Quanto ai commenti, che accompagnano la descrizione delle monete, gioverà che il lettore li prenda per quello che sono. Essi non hanno pretesa scientifica; non sono le elucubrazioni di un dotto numismatico, ma semplicemente le osservazioni di un diligente raccoglitore.
AUREO DI CLAUDIO
restituito da Trajano.
1.° Dopo il N. 97 di Cohen.
D/ — DIVVS CLAVDIVS
Testa laureata a destra.
R/ — IMP · CAES · TRAIAN · AVG · GER · DAC · P · P · REST · Vesta velata e diademata seduta a sinistra con una patera e una face.
(Tav. IV, Num. 1).
Cohen, quando pubblicò la sua prima Edizione della Description historique des monnaies frappées sous