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132 francesco gnecchi

tempo, finché cesseranno completamente pei raccoglitori dell’avvenire, formano per quelli del presente una delle maggiori attrattive; e naturale è la compiacenza che ognuno prova nel far conoscere quelle che ebbe la ventura di scoprire, aggiungendole al patrimonio generale della scienza.

Io qui non intendo pubblicare una nuova serie di tutte le monete inedite entrate nella mia collezione dopo le tre pubblicazioni già fatte sull’argomento.1

Tutte quelle che possono considerarsi come semplici varianti dai tipi già noti, non mi pare avrebbero qui un sufficiente interesse, e le lascio da parte, riserbandole per altra occasione.... quella del Catalogo della mia collezione, il quale, contro le consuetudini generalmente invalse, vorrei che fosse completato e vedesse la luce.... vivente ancora il proprietario!...

Ma, mi limito per ora a dare notizia di quelle poche monete le quali, o per la loro decisa importanza presentano uno speciale interesse, oppure per un motivo qualsiasi offrono l’occasione di fare qualche osservazione sia generica sia speciale, o almeno di porre una dimanda cui altri potrà rispondere, un quesito che altri potrà studiare e risolvere. Fra queste poche se ne troverà anzi alcuna, di cui già ho data anteriormente la descrizione; ma, se la ripeto qui, è per corredarla di qualche commento e accompagnarla da un’impronta dal vero nell’annessa tavola; ciò che credo importantissimo. Coi mezzi attuali di riproduzione, che danno l’oggetto da studiarsi in tutta la sua verità, ogni lettore può formarsi egli stesso il proprio giudizio, senza doversi fidare di quello di chi scrive. Quanti dubbi cesserebbero e quante contro-

  1. La prima coi tipi dell’Hoepli, Milano 1880, la seconda e la terza nella Gazzetta Numismatica di Como nel 1882 e 1886.