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bibliografia 107


Di molte preziose indicazioni l’autore nella prefazione si dichiara debitore al chiarissimo Prof. Gaetano Milanesi, certo uno dei più competenti in questa materia del Rinascimento italiano, ed al nostro collaboratore Dott. Umberto Rossi, e noi non possiamo dimenticare questi nomi nel nostro breve resoconto.

Non nasconderemo che tante aggiunte e correzioni rendono ora le ricerche alquanto difficili e penose, tanto più se vi si aggiunge quella divisione per quarti di secolo e per provincia che, per quanto razionale pure non è scevra d’inconvenienti per la consultazione dell’opera. Da ciò nasce spontaneo il desiderio che presto l’autore, riunendo la primitiva pubblicazione all’appendice, e riordinando il tutto in un seguito omogeneo colle altre correzioni ed aggiunte che fossero del caso e che in tal genere di lavori nascono e si moltiplicano di mano in mano che si sviscera e si approfondisce l’argomento, formi una nuova edizione che si possa dire la definitiva sulla serie così importante dei medaglisti italiani nei secoli XV e XVI.

Né vorremmo che tale nostra osservazione fosse interpretata come una critica dell’opera fatta, tutt’altro. Nessun’opera nasce perfetta ma si perfeziona a poco a poco, e lode a chi non si ferma all’esito del primo lavoro ma collo studio assiduo tende continuamente alla perfezione.

Frattanto la nostra Rivista è ben lieta di dare in questo suo primo numero un attestato di stima e di riconoscenza a chi con tanto amore si dedica ad illustrare le cose nostre in uno dei rami più profondamente artistici eppure ancora meno conosciuti.




Crespellani Cav. Avv. Arsenio. — Oggetti Gallo-Celtici del Modenese. Modena, 1887.

La scarsezza nel Modenese di monumenti riferibili ai Galli rende tanto più preziosa la scoperta che il benemerito Cav. Crespellani (noto per altri scritti d’archeologia e specialmente di numismatica) viene ad illustrare, quella di alcune tombe di carattere gallico rinvenute dal 1876 al 1883 in un podere posto in Saliceta San Giuliano a 7 chilometri da Modena.

La prima di queste tombe era ad inumazione e conteneva oggetti di ornamento di stile indubbiamente gallico fra i quali un bellissimo braccialetto di vetro bleu scuro, associati a stoviglie di carattere etrusco.