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la scuola di cavalleria | 69 |
Da questo momento la Scuola attraversa un periodo successivo di modìàcazioni e di miglioramenti, i cui particolari a noi non interessano; mi limiterò perciò ad accennarne le date ed ì promotori.
Nel ’52 e nel ’55 sotto il colonnello Valfré di Bonzo, nel ’60 sotto il colonnello conte Caccia Massimiliano, nel ’62 sotto il colonnello Billiani di Cantoira, nel ’63 sotto il colonnello Barattieri di S. Pietro; in quest’ultimi periodi per l’ingrandimento dello Stato, in seguito all’annessione delle nuove provincie, la Scuola richiese uno sviluppo maggiore ed un aumento nel personale (1861), si cambiò pure la denominazione precedente dell’istituto in quella di Scuola normale di cavalleria (1862).
Dal ’63 al ’65 tenne il comando della Scuola il cav. Alberto De la Forest quale ispettore, unitamente al colonnello Gropallo cav. Tommaso, e modificazioni al personale furono apportate nel 1865 e nel 1867 sotto il colonnello Lanzavecchia di Buri, il quale conservò per otto anni il comando.
Ed a questo punto debbo rallentare alquanto la mia corsa vertiginosa attraverso la storia, sia per accennare all’opera intelligente, appassionata e proficua del colonnello Lanzavecchia di Buri, sia perchè sotto le redini di questi la Scuola fu assunta all’importanza di primario istituto, mediante quell’indirizzo saggio che in molti punti conserva tuttora e che procacciò grandi vantaggi alla cavalleria italiana.
A raggiungere questi intenti oltre agli incontestabili meriti di questo comandante, il cui nome anzi vorrei segnato con carattere speciale, concorse la fortuna che egli ebbe di esercitare il comando per un lungo periodo di anni, la qual cosa gli permise di dedicare con maggior passione tutta la sua attività e tutte le sue cure all’istituto, avendo pure mezzo di conoscere meglio degli altri l’ambiente e le sue necessità.
Nel 1868, su proposta del colonnello Buri, il Ministero della guerra con circolare del 7 ottobre stabilì presso la Scuola normale un corso magistrale superiore di equitazione, allo scopo di fornire dei valenti istruttori pei corpi di cavalleria e di dare maggior incremento e sviluppo alla nobile arte del cavalcare.
Il comandante della Scuola venne inviato all’estero in Francia ed in Germania per studiare i sistemi allora vigenti nelle primarie Scuole e coll’incarico pure di cercare un cavallerizzo borghese, il quale dimostrasse i requisiti necessari per dare un indirizzo al nuovo corso di equitazione.