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II.

A proposito del nuovo regolamento d’equitazione.

Nato in tempi del più puro classicismo in fatto di equitazione, educato, cioè, ad una scuola che se ha fatto il suo tempo non ha per questo meno diritto ad essere giudicata con maggiore equanimità da quella gioventù che tocca con mano ogni giorno come i non pochi superstiti, passati dall’uno all’altro sistema con serenità degna dei solidi principii avuti, sanno galoppare allegramente in testa ai loro reparti senza preoccuparsi affatto del terreno e tanto meno farsi rimorchiare o precedere, sia concesso anche a me di esprimere un umile parere intorno al nuovo regolamento ed approfittare dell’occasione per aggiungervi poche considerazioni in merito ad una critica apparsa sopra queste pagine.

Allorquando nel 1890 uscì quel regolamento che doveva portare, tra noi, una vera rivoluzione perchè con esso, e per la prima volta in Italia, veniva ufficialmente sancito il tanto discusso principio d’iniziativa, ricordo di aver pubblicato un articolo dal titolo: Difetti capitali, alludendo ai difetti che la comparsa del nuovo regolamento avrebbe dovuto far scomparire.

In quell’opuscolo, mentre richiamavo l’attenzione sul notevole avvenimento, che salutavo con gioia perchè destinato a segnare il punto di partenza di un vero progresso, mi chiedevo se un passaggio così repentino ad un sistema diametralmente opposto a quello fino allora seguito, non avrebbe avuto per conseguenza disparate ed erronee interpretazioni e, nel porre il dubbio che il terreno non fosse abbastanza preparato a ricevere e fecondare il prezioso seme che doveva far scomparire i difetti capitali consacrati dalla routine, così mi esprimevo:

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«la stella polare che deve servire di guida nella pratica applicazione, il faro destinato ad illuminare e togliere ogni dubbio sul giusto valore da darsi alle istruzioni varie, nonchè alla parte di responsabilità che spetta ad ognuno è la breve quanto aurea pagina di avvertenze posta a capo del I° Tomo. Sarà subito compresa nella sua vera essenza? Spariranno tanti difetti e le vecchie abitudini? Ecco il quesito!