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337 il nuovo i tomo del regolamento d’esercizi, ecc.


Reputo l’uso della frotta di sufficiente applicazione per il passaggio a traverso terreni rotti e delle strette. Non ne vedo la necessità durante la manovra se non è imposta dal terreno. D’altronde è ovvio il dire che la truppa deve essere espressamente abituata a prendere tale formazione ogni qualvolta le circostanze lo richiedano.

Sono propenso all’abolizione del volteggio, perchè il danno che con questo esercizio si reca ai cavalli ed il tempo che vi si impiega non è paragonabile alla poca utilità pratica che ne deriva. Non il volteggio fa abile il cavaliere; quanti ottimi cavalieri non sanno volteggiare? Seguendo l’ordine d’idee della ginnastica, eliminerei, quali snodamenti, i movimenti delie gambe, le quali, anzichè mobilità, dovrebbero acquistare la voluta fermezza ed aderenza al cavallo onde esercitare le pressioni che negli svariati esercizi si richiedono.

Terminerò col proporre che anche a tutte le reclute si imponga l’istruzione circa l’uso della pistola. E ciò, sia perchè negli svariati eventi della guerra a tutti può essere dato di doversene servire, sia perchè durante il servizio militare molte delle reclute ne saranno armate, e sia perchè è comunque una cognizione di più acquisita ed un utile esercizio fatto. Ne verrebbe quindi che tutte le reclute dovrebbero fare poi almeno una lezione di tiro colla pistola onde apprendere il modo di servirsene e vincerne la prima impressione.

Capitano Campioni.