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rivista di cavalleria 76

(pag. 121 ultimo comma) motivo per cui ... «tiene il pugno esterno più alto.... ecc.» (ciò che non risulta nella figura 36, dove i pugni sono tenuti alla stessa altezza), non trova riscontro nei regolamenti delle cavallerie estere. I pugni sono tenuti alla stessa altezza, ed il piego sulla linea retta si domanda soltanto ai cavalieri provetti con cavalli speciali, e solo quando sia il caso di fare dell’equitazione magistrale.

Negli angoli invece ed in generale quando percorre una linea circolare, il cavallo deve essere chiamato colla testa dalla parte interna, ma appena sulla linea retta si deve rimettergli la testa diretta.

Il regolamento per la cavalleria tedesca infatti distingue due posizioni di testa del cavallo.

Nella prima posizione la testa del cavallo è diretta, ed è con questa posizione che si fanno lavorare le reclute; nella seconda posizione il cavallo ha la testa leggermente piegata.... ma l’istruttore lascierà il soldato in questa posizione per breve tempo.

Essa si insegna alla recluta prima di farlo cavalcare in circolo, poichè nel circolo il cavallo marcerebbe male colla testa diretta. Il regolamento tedesco dice: «il passaggio regolare degli angoli non potrà essere ottenuto dalla recluta prima di avervelo preparato in circolo ed in volta.»

Noi invece domandiamo fin dai primi giorni che la recluta giri il cavallo con un percorso di circa tre passi (n. 155). Anche i regolamenti per la Cavalleria Francese ed Austriaca sono basati sullo stesso principio: «il cavallo deve avere la testa diretta sulla linea retta» Lo stesso principio lo trovammo adottato per l’istruzione dei poledri,1 della cavalleria Tedesca.

Per la posizione della testa il regolamento austriaco dice: «non è possibile indicare una posizione normale, tuttavia per la maggior parte dei cavalli la posizione più conveniente si avvicina più o meno a quella nella quale la testa è quasi verticale, la punta del naso all’altezza delle anche.»

Il regolamento per la cavalleria tedesca chiama difettosa la posizione di testa che resta più avanti della obliqua2 o indietro della verticale.

  1. Il de Bohan già citato scriveva: non è affatto necessario che il cavallo camminando sulla linea retta abbia la testa piegata, come lo si raccomanda in tutte le scuole.
  2. Cioè la bisetrice O O’ dell’angolo formato dalla verticale che passa per l’occipite del cavallo e dall’orizzontale che passa per lo stesso punto.