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rivista di cavalleria 624

Potendo, farli saltare nella direzione della scuderia. Man mano che diventano più sicuri, presentarli ad andatura più decisa, e poi su ostacoli di dimensioni maggiori. Non spingere i cavalli colla frusta, giacchè niente nuoce più alla franchezza del salto, e scoraggia più il cavallo, che spingerlo inutilmente.

Cavalli montati. — Allorchè il cavallo salta sicuro in libertà, lo si fa saltare montato.

Le reclute, senza redini alla mano, possono attaccarsi alla sella, poi tengono le redini colla mano destra, e l’estremità nella mano sinistra. Nel momento del salto, il cavaliere abbandona le redini colla mano destra, la mano sinistra resta davanti al corpo, e al disopra dei pomo della sella.

È prescritto di portare il corpo indietro, di lasciare libertà al cavallo e di accelerare l’andatura sotto l’ostacolo. Bisogna saltare al galoppo di manovra, e mai al galoppo raccorciato. Quando le reclute saltano bene individualmente, si fanno saltare per gruppi, per plotone, abbandonando le redini colla mano destra, al comando dell’istruttore.

In seguito, si esercitano le reclute a saltare individualmente ed a frotta, colle redini alla mano; i cavalli devono essere lasciati sempre completamente liberi di mano, prima di arrivare all’ostacolo.

Si fanno frequenti esercizi di passare larghi fossi; le sponde molto ripide si superano prima coi cavalli a mano, poi montati. In discesa si debbono arrestare di sovente i cavalli; se le salite sono molto ripide, montare e scendere in linea retta (massima pendenza), se meno ripide, si può percorrerle a zig-zag.

Il regolamento accenna al passaggio di corsi d’acqua a nuoto, ma non dà nessuna prescrizione in proposito.

Regolamento Francese.

Passaggio e salto di ostocoli. — S’incomincia ad abituare il poledro smontato, e munito dì capezzone con piatta-longia, a seguire il suo cavaliere su terreno frastagliato da ostacoli, che si possano passare ma non saltare. Si devono sempre passare e non saltare quegli ostacoli che non domandano il salto.

Siccome il poledro ha per istinto naturale meno ripulsione per gli ostacoli naturali che per gli artificiali, questa istruzione deve essere fatta in campagna. — Appena il poledro salta senza esitazione, lo si mette in circolo, e gli si fa saltare più volte lo stesso fosso (sempre smontato e condotto col capezzone).

Allorchè il poledro salta sicuro in libertà lo si porta montato al salto, sempre condotto col capezzone, e preceduto da un cavallo vecchio e sicuro. Il cavaliere si attacca colle mani al pomo della sella, per non disturbarlo colle redini.