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i cavalleggeri guide a custoza 531


batterie che mi molestarono assai, ma in tutta la vallata che percorsi tino in fondo colle mie Guide in esploratori, non trovai più Austriaci, che forse al nostro appressare si erano ritirati sull’altura sotto la protezione dei pezzi e dove noi coi cavalli non potevamo salire dalla vallata.

In questa ricognizione le mie Guide si portarono mirabilmente e ridevano degli Austriaci che con tanto tirare ci facevano poco danno. Ritornai per far rapporto al Generale Cerale, ma inutilmente perchè egli era intanto stato ferito e trasportato via. Fui quindi variamente impiegato sulla linea di combattimento da diversi Ufficiali superiori. I miei uomini mi seguirono sempre con molto ordine, ma vinti finalmente dalla stanchezza e impressionati dalla cattivissima piega che prendeva la battaglia e dalla presenza e dalle parole di alcuni superstiti delle cariche del 3° e 4° Squadrone Guide, avevano cominciato a disanimarsi, ma riuscii a tenerli nel massimo ordine e scorgendo una cascina sulla destra, dove ancora si faceva resistenza, là li condussi. Avanti questa cascina trovai il Generale di Villahermosa e mi posi ai suoi ordini.

Mi mandò subito a riconoscere gli Austriaci che numerosi si avanzavano nel piano sottoposto all’altura su cui sorgeva la cascina, tormentandoci con un fuoco terribile. Quindi me li fece ripetutamente caricare e così potei per lungo tempo impedire l’assalto che si disponevano a dare alla cascina, nè mi ristetti, che quando rimasto solo con 3 Guide e caricatili ancora una volta e cacciatili da un viottolo per cui avanzavano, si nascosero dietro i fossi e le siepi, e di là, aprendo un fuoco quasi a bruciapelo mi obbligarono a ritirarmi. Mi ritirai correndo più gravi rischi, ma al passo e l’ultimo, come era stato sempre il primo nelle cariche. Giunto alla cascina il Generale mi diresse parole d’encomio e mi aggiunse che ormai non poteva più sostenersi senza un pronto e poderoso soccorso e che l’andassi a cercare.

Io tosto mi avviai per ciò, ma non trovai che battaglioni in piena ritirata e quando feci per ritornare alla cascina il Generale di Villahermosa sopraffatto da forze superiori l’aveva dovuta abbandonare. Non essendomi possibile ritrovarlo mi avviai alla ventura sulla gran strada di Castelnuovo. Dopo alquanto avanzarmi vidi il 2° Squadrone d’Aosta (Capitano Faneschi) venire da una strada a sinistra, e non avendo altro di meglio a fare mi unii ad esso e mi trovai così collo Squadrone nel momento più pericoloso e caricai insieme. Dopo la carica in una casetta poco discosta a destra vidi il Generale di Villaher-