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i cavalleggeri guide a custoza 529


Reggimento Guide, diviso in tre parti, ne formava l’avanguardia, cioè un plotone in estrema avanguardia sotto gli ordini del Luogotenente Sigre. Wandel-Neuvel, un plotone coi Bersaglieri col Luogotenente di Bernezzo e finalmente un terzo col 29° fanteria col Sottotenente Sigr. Serra.

Il 4° Squadrone del detto Reggimento veniva a poca distanza coll’intera divisione comandata dal Luogotenente Generale Cav. Cerale.

Al discendere dalle alture di Valeggio verso Castelnuovo qualche bomba nemica ci annunziava l’avvicinarsi degli Austriaci e tosto la 1ª linea prendeva ordine di battaglia; il 3° Squadrone sempre frazionato prendeva posto dietro la Fanteria sotto gli ordini del Generale Villa-Rey; e così si prosegui per 2 chilometri circa. A tal punto il Colonnello del 29° fanteria Sig. Cav. Dezza vedendo che una colonna nemica ci veniva di fronte sullo stradale principale, ed essendo di forte numero probabilmente poteva prendere prigioniero tutto il quartiere Generale cbe si trovava in 1ª linea, domandò al predetto Generale Cerale la cavalleria per respingere tal massa nemica, e per dar tempo ai nostri di prendere nuove misure offensive. Allora il Generale mi ordinò di far caricare il 4° Squadrone per dar tempo alle artiglierie di mettersi in batteria e d’aprire il fuoco contro gli Austriaci.

Portatomi tosto dal capitano signor Crotti Domenico, gli ordinai di seguirmi col suo 4° squadrone di trotto, avvertendo che il grido di Viva il Re! era il segnale per caricare, e che durante la mischia avessero ripetuto sempre tal grido di gioia.

Fatto cento passi circa ricevemmo dalla fronte della colonna una scarica di fucilate, ma di già i miei bravi soldati seguendo l’esempio dei loro ufficiali eransi lanciati alla carriera ed in un batter d’occhio, non ostante i sostenuti fuochi, piombarono sui nemici, ed a colpi di pistola e sciabola, gli cagionavano forti perdite.

Nel frattempo di questa carica, lateralmente allo stradale sboccarono altri nemici con artiglierie e fucilerie e ci recarono gran danno sì negli uomini che nei cavalli; difatti il luogotenente signor Fontana cadeva ferito sotto i cavalli, il sottotenente signor Cibrario ebbe il cavallo ferito e sarebbe rimasto prigioniero se non si fosse difeso a colpi di sciabola; e con essi 14 uomini di bassa forza restarono sul campo fra i quali il trombettiere Morello quasi spezzato da una palla di cannone, più 10 cavalli morti sul campo e 14 feriti, tra i quali il cavallo del sottoscritto con 2 colpi di baionetta. Ciò non ostante la nostra poca cavalleria con molto coraggio, e valore respinse la detta massa per circa duecentocinquanta passi.