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I Cavalleggeri Guide a Custoza




.......meminisse juvat.


Tra le carte ingiallite dal tempo, e sepolte nella polvere di un archivio ambulante, che un Reggimento suole trascinare con sè, trovansi talvolta dei vecchi documenti, che per devozione alle tradizioni, ed alla memoria di gesta gloriose non si vollero distruggere, e si conservarono quali preziose reliquie.

Tali, a mo’ d’esempio, quelli che ho qui sottocchio, che altro non sono che rapporti ufficiali sui fatti d’arme ai quali prese parte il Reggimento Cavalleggeri Guide nella memoranda giornata del 24 giugno a Custoza.

Nel leggerli, nell’udire la concisa e sincera parola di chi li dettò, dopo avere agito, nel vedere le firme di chi ebbe l’onore e la fortuna di caricare valorosamente alla testa dei propri riparti, nel sentire ricordare il nome di chi lasciò la vita sul campo, o di chi ferito gravemente e creduto morto vive tuttora, e ci onora della sua benevolenza ed amicizia, chi ama l’arma nostra deve sentirsi scuotere le fibre e commoversi, ed animarsi da quella nobile emulazione, che è la face che accende ed avviva lo spirito d’arma e di corpo.

È noto come dichiaratesi le ostilità coll’Austria e spirata poscia la tregua concessale di tre giorni, il 24 giugno 1886 i due eserciti, italiano ed austriaco, si trovarono di fronte a Custoza, ove fino dal mattino s’impegnò il combattimento.

Il reggimento Guide era così ripartito nelle due Divisioni del I Corpo d’Armata: il 1° e 2° squadrone agli ordini del colon-