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428 rivista di cavalleria

La bardatura dei cosacchi, in confronto alle bardature delle altre cavallerie, presenta differenze sostanzialmente notevoli. La sella è molto alta, e quasi ciò non bastasse, porta saldato con un soprafascia un cuscino di cuoio molto imbottito. Questa sella non da una sola cinghia, ma viene unita al cavallo con due cinghie non molto larghe, distanti l’una dall’altra circa venti centimetri per evitare, probabilmente, le fiaccature che si produrebbero al cavallo per i movimenti antero-posteriori della sella medesima, naturale conseguenza della sua notevole altezza. Gli staffili non sono soltanto attaccati al gancio della sella, ma sono fermati anche ad una delle cinghie sovra accennate, in guisa che solo per dieci centimetri circa hanno libertà di movimento. Questo modo di attaccare gli staffili mi sembra buono perchè obbliga il cavaliere a tenere, con uniformità, nella posizione voluta, la gamba ed il piede.

Non si sa bene quale sia la ragione di selle così alte. Forse per rendere meno contrario alle norme dell’estetica il gruppo che deriva da un uomo molto alto su di un cavallo relativamente piccolo? Od è dovuto ad antichi usi che ancora si impongono?

Liimpressione che si prova a montare su tali selle è molto curiosa. Si è costretti a dover stare inforcati in modo esagerato ed a gravare molto sul treno anteriore. Pare di essere non su d’un cavallo, ma sopra un cammello o di guidare un cavallo dall’alto di un omnibus, talmente scompare sotto di se, il buon animale.

Notevole fatto: Gli ufficiali ed i soldati Cosacchi non portano gli speroni!

In quella vece, anche in tenuta di parata, vanno provveduti di uno speciale frustino, che da loro trae denominazione particolare, il quale si può ripiegare a metà e rimanere così nascosto nello stivale. Questa specie di frusta, della quale solo raramente si servono, è costituita da una parte rigida, la impugnatura, riunita con un pezzo di cuoio che funziona da cerniera ad un’altra pieghevole e sottile.

I cosacchi maneggiano con grande abilità tale arnese, e con