Pagina:Rivista di cavalleria (Volume I, 1898).djvu/419


istruzione delle reclute a cavallo 415


Trotto di manovra. — Nel manuale per la cavalleria tedesca troviamo che il trotto all’inglese viene insegnato durante il periodo in filetto; credo che sia bene poichè anche se la recluta viene ad attaccarsi per i primi giorni alla bocca del cavallo l’inconveniente è minore che in briglia. Molte reclute senza che loro venga insegnato, dopo che hanno acquistato equilibrio in sella trottano facilmente ed abbastanza elegantemente all’inglese. Hanno innato il sentimento del cavallo e l’istruttore farà bene di assecondarlo, e, meglio ancora, di svilupparlo.

Il miglior modo di far imparare alle altre il trotto di manovra è di fare montare in sezione un anziano od un sottoistruttore, che sia bene seduto nel fondo della sella, e di invitarle ad imitarlo.

Quando la recluta fa abbastanza correttamente il movimento del busto gli si insegna come deve stare equilibrato in sella.

Il Regolamento dice: mantenere le ginocchia fisse contro la sella; se bene osserviamo, questo induce il soldato ad appoggiare le ginocchia più in alto del punto in cui corrispondono naturalmente. Tutto il corpo viene così a rimanere più sollevato di quanto è necessario, e per conseguenza la base si allontana altrettanto dal fondo della sella invece di rimanervi più vicino che sia possibile.

Ad evitare tale inconveniente conviene non preoccuparsi delle ginocchia, ma lasciare che il movimento di elevazione e di abbassamento del busto succeda sulla parte centrale delle coscie. In questo modo il cavaliere non deve cercare appoggio sulle staffe; il che è altra causa di spostamento in alto di tutto il busto.

La rotazione attorno alla parte centrale o media della coscia permette al cavaliere di trottare all’inglese anche senza staffe, e colle staffe trotta lungamente senza aver bisogno di appoggiare su di esse, nè di mantenere le redini tese per trovare appoggio sulla bocca del cavallo. Appoggiandosi sulle coscie il cavaliere non si stanca, per quanto lunga sia la trottata, nè il cavallo si irrigidisce, poichè il cavaliere resta più elastico che quando la rotazione avviene attorno alle ginocchia, e l’appoggio sulle staffe.

Perchè il cavaliere non si irrigidisca, conviene che il busto sia piegato avanti, non inclinato, cioè curvi le reni invece di restare irrigidito e colle reni spinte avanti.

Quando la recluta abbia preso una conveniente attitudine al trotto di manovra si faccia trottare senza staffe. È il modo più semplice per convincere la recluta che si può trottare di manovra senza appoggiare sulle staffe. Il movimento di rotazione, trottando senza staffe, viene forzatamente a farsi sulla parte centrale della coscia che è la parte la quale ha veramente aderenza colla sella. In questo modo si preparano le reclute a cavalcare in terreno vario.