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40 | rivista di cavalleria |
nemica, ma che ne esaminano le mosse, ne valutano la forza, ne sorprendono le intenzioni.
Questo che si potrebbe chiamare il prologo del grande dramma, è interamente rappresentato dalla cavalleria, ma la sua missione non si arresta a tal punto: la cavalleria ha anche quella di coprire le forze del proprio esercito, finchè non siano spiegate, di partecipare all’azione risolutiva, determinandone lo scioglimento.
Le funzioni della cavalleria nella guerra moderna sono come si vede cresciute in proporzione del moderno sviluppo dell’arte della guerra: la pretesa diminuzione dell’efficacia della cavalleria per l’applicazione delle perfezionate armi da fuoco, è ora una tesi completamente condannata, e nell’azione combinata delle tre armi la cavalleria entra come coefficiente d’importanza indiscussa.
La preparazione di pace deve quindi mirare a costituire fortemente gli elementi adatti a questa alta missione, e poichè la cavalleria ha l’onore di aprire l’azione e, per la sua costituzione non consente che il suo organismo sia integrato all’atto stesso in cui l’azione s’inizia, richiede, da parte dell’amministrazione attiva, cura costante perchè tutti i suoi elementi siano sempre in ogni momento in grado di entrare in campagna senza scosse tumultuarie, senza trasformazioni sensibili che ne alterino l’organismo e ne indeboliscano la compagine.
L’entità dell’arma è costituita da tre elementi: il capo, il cavaliere, il cavallo; una preparazione razionale, dovrà, quindi, combinare questi tre elementi in maniera da ritrarne il maggior possibile profitto, dopo d’aver atteso con tutte le proprie forze a formare gli elementi stessi.
Quali siano gli organismi e con quali intendimenti, mezzi e concetti scientifici, i principali eserciti europei attendano alla formazione del cavaliere e del comandante; quali gli organi e con quali concetti economico-amministrativi siano predisposti alla preparazione del prezioso materiale cavalli, è questa la ricerca che noi ci proponiamo.