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la cavalleria in africa | 35 |
La Francia, leggo in un articolo della Revue de Cavalerie, ha in Africa una cavalleria indigena, gli spahis, che rese così segnalati servigi nella guerra contro l’Emiro, e che fu organizzata dal colonnello Yusuf «la personnalité la plus éclatante des spahis, l’homme de la première époque, des heures difficiles, des ardentes mêlées, des témérités fabuleuses, des splendides aventures de guerre...... et qui a conduit de si longues et pénibles excursions en Algerie.»
Nè la Francia rinunziò alla cavalleria in quelle regioni in causa del terreno difficile quanto quello dell’Etiopia.
Ecco dove combatte lo spahis: «dans les terrains les plus affreusement tourmentés, sur les arêts vives des montagnes, aussi bien que au fond du ravin rocailleux. Il s’avance audaceusement le jour et la nuit dans les contrées, sans autre moyen de parcours, que de chemins de chêvres.»
La Francia seppe anche trovare i cavalli adatti a questi terreni, ed a vivere in quei climi, ed in quelle inospitali regioni. «Les chevaux sont plus ou moins nourris, et tres-irrégulièrement, tantôt de l’orge à musette pleine après les razzias, tantôt des plantes chètives des sables arides.»
L’Inghilterra ha nelle Indie una cavalleria indigena di 155 squadroni, con quadri inglesi, e due squadroni irregolari di Deoli e di Erinpoura. Mi dilungherei troppo se volessi solo accennare all’impegno perseverante, proprio di questa nazione, col quale da tanti anni ha cercato di ottenere un tipo di cavallo adatto a quelle regioni. I ponys per la montagna, i persiani, i turcomanni e gli arabi del Golfo (questi ultimi di poco prezzo) sono incettati annualmente, e spediti a Bombay.
Vi sono anche molti cavalli afgani detti di Kaboul, ma i migliori sono gli australiani, per resistenza, forza, andatura.
Ha perfino introdotto cavalli ungheresi, non senza successo, i quali si acclimatano facilmente.
Noi potremmo facilmente acquistare in Egitto il cavallo arabo descritto dal colonnello Samminiatelli, e del quale questi si servì nella scorreria di cavalleria da lui fatta nel 1890 tra la