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iniziativa ed autonomia degli squadroni 307

per chiedergli conto del suo operato, per esaminare quale elemento ha portato a combattere.

Così verrebbero fuori le madornali magagne per l’iniziativa non voluta concedere ai buoni, e l’inettitudine assoluta degli altri.

Fatta questa coscienziosa disamina, provata la necessità del decentramento, e scomparsi quindi i non valori, i semplici esecutori di ordini, gli elementi non coscienti della propria posizione, e tolta questa arma agli accentratori, allora anche noi, con l’autore, reclameremo l’iniziativa e l’autonomia degli squadroni; altrimenti, pur gridando, avremo sempre torto.

Torino, 25 febbraio 1898.

O. L.