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282 rivista di cavalleria


Senza intrattenermi sugli studi fatti in proposito e tacendo dei divisori dello Stohmann, mercè i quali s’era creduto di poter determinare approssimativamente la digeribilità relativa degli albuminoidi contenuti in ciascuno alimento, la cui composizione fosse nota, dirò soltanto che, dopo numerose ricerche, gli autori sono giunti a stabilire il coefficiente di digeribilità delle principali sostanze alimentari, cioè un numero che esprime la quantità centesimale che ciascun principio immediato cede all’assimilazione.

Ora, astraendo dalle variazioni che per molte circostanze tali numeri possono subire, i coefficienti di digeribilità dei cereali in esame sarebbero:

  Materie azotate Materie grasse Estrattivi non azotati
Orzo 79,00 68,00 90,00
Avena 74,68 77,84 74,06

Questi numeri, che sono il risultato delle ultime ricerche del Grandeau e di quelle del Dietrich e del Koenig, parlano abbastanza chiaro, perchè io mi creda obbligato d’aggiungere altre considerazioni per far risaltare le eccellenti qualità nutritive dell’orzo.

Del resto, a chi abbia un orrore innato per l’abbaco e sia diffidente o scettico degli studi di bromatologia, appellandosi unicamente al fatto pratico, posso, con sua grande soddisfazione e un poco anche mia, offrirgli quello che cerca.

Il Moderno Zooiatro, nel fascicolo del 10 novembre 1897, pubblicava la seguente nota riassuntiva di un articolo comparso pochi giorni avanti negli Annales de mèdecine vétérinaire di Bruxelles:

«F. Hendrickx. Della sostituzione dell’avena mediante l’orzo nella razione del cavallo. — L’autore l’ha sperimentato sopra buon numero di cavalli e l’esperimento ha durato dal 1° ottobre 1896 al 30 aprile 1897, nel quale periodo il servizio dei cavalli, che lavoravano ad andatura accelerata in città, fu assai rude, a causa della stagione.

L’esperimento fu fatto su trenta cavalli (divisi in due serie