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alimentazione del cavallo di truppa 281

porto è solo di 20:80. Vuol dire, dunque, che un quintale del primo grano contiene cinque chilogrammi in meno di farina di quanto se ne trova nella stessa quantità del secondo.

E veniamo alle materie minerali. Il lettore ha già osservato che l’acido fosforico trovasi nell’orzo nella proporzione di 0,27 per cento in più dell’avena. Ora, è a sapere che l’analisi chimica e l’osservazione dimostrano che le sostanze più ricche di fosforo sono anche le più nutritive. Nelle sostanze organizzate, questo corpo è, per la sua quantità, in rapporto diretto con l’azoto; però che gli alimenti ben provvisti di fosforo contengono del pari molto azoto.1

Quanto alle altre materie minerali, l’orzo contiene quantità di potassa, di magnesia, di ossido di ferro, di acido solforico, di cloro maggiori dell’avena, nella quale prevale, per contro, la soda e molto più la calce. In complesso, anche a tal riguardo, quest’ultimo cereale non si avvantaggia sull’altro.

Infine, non bisogna tacere che l’orzo, nel confronto, presenta un discapito a causa del mezzo per cento di acqua, che contiene in più; ma è cosa da poco: ben altre quantità, nelle abituali aspersioni dei grani, ne aggiungono i fornitori!

Ed ora ci si presenta una questione, la quale, in uno studio come questo, dev’essere tenuta in gran conto.

Un alimento può possedere una composizione chimica sotto ogni rispetto vantaggiosa, e non pertanto essere di un valore nutritivo assai basso paragonato ad un altro costituito meno vantaggiosamente.

Ciò dipende dalla varia facoltà che hanno i principii contenuti nelle singole sostanze alimentari ad esser sciolti ed assorbiti, a seconda della costituzione fisica di queste e della loro relazione nutritiva.

È, dunque, alla digeribilità che bisogna accordare un gran peso nella valutazione del potere nutritivo degli alimenti.

  1. Baillet, Hygiène vétérinaire générale, Paris, 1883, 4e édit., pag. 17.