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272 | rivista di cavalleria |
spetta agli Stati più poveri di materiale equino, tenersi meglio montati in pace, per l’impossibilità o quasi in cui si trovano di far fronte colla requisizione ai bisogni di una campagna.
V.
Tutto ciò che si riferisce direttamente a promuovere ed a perfezionare l’industria equina ed in special modo l’industria stalloniera e quella degli haras, non può formare oggetto dell’amministrazione militare; questa può tutt’al più studiare per suo conto le condizioni del mercato e segnalare a chi di ragione i bisogni ed i desiderati dall’esercito, salvo a chi di ragione di provvedere a questo problema essenzialmente economico e commerciale.
Mi piace affermare qui questa verità elementare, perchè non di rado si è discusso se non convenisse affidare all’amministrazione militare, come al maggior interessato, tutto il problema della produzione equina, o viceversa togliere a questa pure quello dell’allevamento nei depositi, per darlo ad un’altra amministrazione tecnicamente più competente.
Lo Stein a questo proposito parlando della riproduzione equina come oggetto di amministrazione militare, dice: «Die Aufgabe der Gestüte ist eben eine wesentlich andere. Sie sollen überhaupt keine Institute für die Armee, sondern für die Pferdezucht des ganzen Landes sein. Denn an diese muss sich schliesslich die Remontirung wenden».1
L’operazione della rimonta abbraccia tutte le altre accessorie dell’allevamento e della distribuzione e quindi tutti quei fatti amministrativi che incominciano coll’acquisto dal commercio del cavallo destinato alla truppa e vanno fino all’effettivo incorporamento nel corpo, che deve servirsi del cavallo pei suoi fini militari.
I vari sistemi di incetta dei cavalli per l’esercito in Europa si possono ridurre a due tipi, quelli che implicano una specie di coscrizioni dei quadrupedi mettendo l’amministrazione
- ↑ Stein ― Die Lehre vom Heerwesen, pag. 247. ― Stuttgart 1872.