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la preparazione della cavalleria moderna 267
in Italia 750.000, ossia 2 per ogni 100 abitanti;
nella Svizzera 100.000, ossia 4 per ogni 100 abitanti;

solo nella Russia la popolazione equina complessiva conta più di 40 milioni di capi per cui la proporzione sale alla cifra straordinaria del 28 per ogni 100 abitanti.

È evidente che un tale stato della produzione se annulla quasi in Russia la questione del rifornimento della cavalleria, tale questione assurge alle proporzioni di una grave questione politica, finanziaria e militare negli Stati che come il nostro sono nell’ultimo gradino della produzione equina e tributari per una buona parte dell’estero, specialmente se oltre al numero si pon mente alla qualità della produzione.

La questione già molte volte affrontata nel nostro paese dove ha appassionato in molte logomachie parlamentari, i più autorevoli rappresentanti del nostro mondo militare e qualche campione dell’agricoltura e dello sport nazionale, è viva sempre in Francia malgrado che la produzione francese rappresenti, tenuto conto della proporzione tra la popolazione francese e l’italiana, i quattro quinti della nostra produzione equina.

Ma in Francia più che questione di numero si è fatta questione di qualità: si è notato che i cavalli distinti per la scuola di cavalleria di Saumur, s’importano in grandissima parte dall’Inghilterra e dall’Irlanda e gli ufficiali che vogliono essere ben montati debbono precisamente rivolgersi oltre la Manica, mentre il cavallo di truppa acquistato dalle Commissioni di rimonta all’interno è scadente, poichè le Commissioni, faute de mieux debbono acquistare quello che offre il mercato, vale a dire un cavallo che non ha i mezzi, la leggerezza e l’elasticità e la resistenza di un buon cavallo per la cavalleria, e che è soprattutto inferiore al cavallo di truppa tedesco.

La questione del tipo del cavallo per la cavalleria è difatti una questione vitale per l’arma; il desideratum nella polemica francese è di poter avere un mezzo sangue da galoppo, che permetta il galoppo adottato in Germania di 560 m. al minuto, mentre il galoppo attuale è di 440 a stento raggiunto e difficilmente sostenuto, al punto che al comando «caricate!» l’acceleramento è appena sentito.