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16 rivista di cavalleria



V.

Prescrizioni tassative e di forma.

Già dissi, parlando dei principi e delle norme di massima, a cui dovrebbe essere informato il nostro regolamento di manovra che, attualmente, parevami esistessero ancora troppe prescrizioni tassative, ed aggiungerò ora che sembrami ve ne siano anche talune di forma, le quali potrebbero forse essere eliminate con vantaggio delle evoluzioni, ed essenzialmente per dare ad esse elasticità e celerità, nonchè per sviluppare l’iniziativa e l’abilità tattica dei vari comandanti.

À giustificare il mio asserto, onde non abbia l’aspetto di una affermazione gratuita e vaga, mi sia concesso (esclusa ogni idea di saccenteria) di accennare talune di queste prescrizioni.

Incomincerò anzitutto col far rimarcare com’io non trovi giustificata la disposizione che fa formare la colonna per uno, facendo rompere prima una squadra eppoi l’altra, anzichè seguire il principio di massima di compiere l’incolonnamento simmetricamente dal centro. La colonna per uno, lo dice lo stesso regolamento, (n. 54) dev’essere usata sol quando s’incontrino passaggi tanto ristretti da non permettere l’impiego della colonna di via; ed in allora il far avanzare la colonna degli individui di destra, mentre quella di sinistra si ferma, risulta così poco naturale che all’atto pratico, è raro che gli individui vi si attengano, incolonnandosi invece successivamente ed alternativamente dalla destra e dalla sinistra.

D’altra parte il succitato sfilamento crea inconvenienti non lievi; inquantochè i cavalli di sinistra, avendo naturale tendenza a seguire quelli che loro sfilano di fianco, s’intraversano e scalciano; senza contare che, oltrepassato l’ostacolo, non si può formare la colonna per due sino a tantochè non sono sfilate tutte e due le colonne, con l’aggravante che quella di sinistra deve poi portarsi all’altezza di quella di destra, perdendo un tempo immenso. Così pure, non si può formare la colonna per quattro senza prima costituire quella per due.