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sulle evoluzioni della cavalleria 125

campagna (di 426m), mentre da noi si continua ad evoluzionare a base di trotto e di trotto di strada, di appena 200m al minuto, riservando il galoppo quasi esclusivamente per la marcia di fronte per l’attacco.

Ciò dipende dal fatto che il regolamento specifica potersi usare, per ogni movimento, il trotto ed il galoppo, quasichè in presenza del nemico si potesse, a piacimento, evoluzionare con l’una o l’altra andatura.

Se vogliamo invece che, in allora, si usi esclusivamente il galoppo, per guadagnare il fianco dell’avversario, per non fare spiegamenti prematuri, ecc., bisogna, fin dal tempo di pace, esercitare i nostri riparti e costringerli a manovrare a tale andatura; perchè in cavalleria nulla s’improvvisa e finiremo altrimenti coll’avere una cavalleria la quale farà bella mostra di sè in piazza d’armi, pel suo modo ordinato e tranquillo di evoluzionare, ma che non sarà mai una cavalleria manovriera, la di cui caratteristica sia la rapidità.

Questo basti a dimostrare quanto urga, a mio credere, di incamminarsi sulla nuova via, ed a spiegare il perchè io mi sia deciso a scrivere queste pagine, abbenchè sia stato pubblicato, or ora, il nuovo regolamento di esercizi e di evoluzioni.

Nè vi sarà a temere che possa avvenirne un logoramento maggiore nei quadrupedi; inquantochè ciò che sciupa il cavallo non è il galoppo, ma sono i bruschi arresti, il manovrare su piazze d’armi ghiaiose o su terreni duri che, specie nell’estate, quando le unghie aride dei piedi sono poco elastiche, producono col ferro percosse tremende sulle articolazioni.


IX.

Della guida e della direzione.

Coll’adozione della guida al centro si dimostrò di avere compreso come, in cavalleria, spettasse al comandante, e non alla fila d’inquadramento di destra o di sinistra di trascinare il riparto all’attacco, e come senza la guida al centro, il comandante non potesse mai avere la propria truppa alla mano, sia