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le due leggi fondamentali della sociologia | 349 |
mente detta, noi dobbiamo riconoscere che sovente essi intuiscono con assai maggiore verità la reale natura del processo sociale. Essi hanno osservato lo svolgimento delle istituzioni nella storia, hanno studiato lo sviluppo delle codificazioni, l’integrarsi delle credenze; hanno lottato coi problemi capitali della filosofia.
Essi vedono come le scienze che essi studiano siano già state in grado di formulare molte grandi generalizzazioni, profondamente vere, come quella già menzionata del Green, la quale dà un’idea del grande progresso che è stato fatto. Essi hanno quindi ben poco da imparare dai darwinisti che si limitano a tentar di applicare al processo sociale le più semplici ma affatto insufficienti leggi della lotta per l’esistenza fra singoli individui come essa è in atto ovunque altrove fuori della Società.
IX.
La grande importanza nello studio della Sociologia di concretare fin dall’inizio quale sia la natura della distinzione fondamentale che si deve fare tra la efficienza individuale e la sociale nell’individuo, si impone per molti modi alla nostra attenzione. Parecchi anni or sono fu fondata in Londra la «English sociological Society» al cui Consiglio direttivo io fui chiamato a partecipare. È stato oggetto di profondo interesse per me l’osservare da quanti punti di vista la Sociologia vi fosse considerata. Una delle prime letture tenute dinanzi alla società fu quella di Francis Galton, l’egregio autore di tante originali ricerche sulle facoltà umane, e uno dei primi sostenitori della teoria darwiniana alla quale egli ha dato numerosi ed importanti contributi teorici e pratici. Oggetto della lettura del Galton era di spiegare quali fossero lo scopo e il fine di una nuova scienza «Eugenetica», definita come la scienza che studia tutte le influenze che migliorano le qualità innate della razza e le sviluppano per ottenerne il massimo vantaggio.
Il Galton non provò alcuna difficoltà a stabilire un tipo normale sociologico per i migliori esemplari della razza. Egli ammetteva che si potesse supporre che perfino gli animali dei Giardini Zoologici sapessero distinguere i migliori esemplari della propria specie. Riguardo alla società umana l’elenco delle qualità dovrebbe comprendere la salute, l’energia, la