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il bisogno di luce delle piante 293


mento nella utilizzazione della luce. Bisogna dunque cercare che il profilo, che deve servire a determinare la relazione fra l’utilizzazione della luce nelle piante e l’altezza sul mare, si estenda da Est a Ovest.

Se si segue la specie di un albero verso il Nord, e per quanto è possibile fino al limite artico della sua vegetazione, e si osserva la sua utilizzazione relativa della luce, si ottiene un aumento tanto maggiore di questo valore, quanto più ci si accosta al limite polare della sua diffusione. I minimi dell’utilizzazione relativa della luce diventano sempre maggiori, e si avvicinano sempre più al massimo. Delle specie di acero, i cui limiti di utilizzazione della luce oscillano presso di noi fra 1 e 1/50, riducono questo intervallo a 1 — 1/25 a Drontheim, e a 1 — 1/8 a Tromsö. Anzi per alcune piante legnose accade, che, non solo il massimo e il minimo dell’utilizzazione relativa della luce coincidono, ma anche quelli dell’utilizzazione assoluta.

Questo è il caso per esempio della betulla nana, la quale ad Adventhoi (Spitzberg) raggiunge un valore di L = 1, che vale tanto per il massimo che per il minimo dell’utilizzazione relativa della luce, e nella quale l’utilizzazione assoluta della luce coincide con l’intensità della luce totale del giorno.

Questo fatto è poi la base di una importante legge di diffusione delle piante, rimasta finora affatto sconosciuta.

Quei punti della terra, nei quali il massimo dell’utilizzazione della luce di date piante coincide col minimo, segnano i confini dell’espansione artica di queste piante.

Questa proposizione non vale soltanto per gli alberi e gli arbusti, ma per tutte le piante per cui la luce è condizione necessaria al loro sviluppo.

Siccome il bisogno di luce cresce con l’aumentare della latitudine, e, viceversa, col progredire della stagione dalla primavera all’estate, diminuisce nella medesima pianta tanto l’utilizzazione relativa della luce che l’assoluta, così si viene alla conclusione, importante dal punto di vista biologico, che, almeno nei casi accennati, il bisogno di luce di una pianta cresce tanto più, quanto più fredda è la temperatura media alla quale si trovano esposti gli organi della pianta medesima. Certamente si richiede tanta maggior luce per il riscaldamento della pianta quanto più bassa è la temperatura dell’aria, del suolo e relativamente dell’acqua, nella quale queste piante vivono.