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CHIMICA E BIOLOGIA



Lo studio degli esseri viventi ci ha insegnato che le manifestazioni energetiche di essi derivano, per la maggior parte almeno, da processi chimici; questa nozione importantissima ed i successi della sintesi organica trassero alcuni alla conclusione che la Chimica potrà condurci, in un giorno più o meno remoto, alla costruzione artificiale di materia vivente e ci darà la chiave del problema, tanto tormentoso e tanto attraente insieme, delle origini e della intima, particolareggiata natura degli organismi vivi, o almeno delle funzioni vegetative di essi.

Sarebbe grande ventura se queste illazioni fossero accettabili, perchè nulla quanto la speranza vale ad incitarci ed a rallegrarci; ma a questa fiducia nella futura azione rivelatrice e creatrice della Chimica è essa fondata? Si può veramente affermare, come ha fatto recentemente un illustre Chimico1, che quando avremo riprodotto tutte le diverse sostanze del regno biologico e particolarmente del vegetale, potremo accostarci di più alle manifestazioni della vita vegetativa e comprenderle nella loro essenza?

Mi si conceda di prendere in esame ancora una volta tale questione che parecchi anni or sono ho avuto ripetute occasioni di discutere2.


  1. G. Ciamician - Problemi di Chimica organica, «Rivista di Scienza», vol I, pag. 44.
  2. G. Fano - La Fisiologia come scienza autonoma, «Rivista di Filosofia scientifica», vol. IV, 1884. — La Fisiologia in rapporto colla Chimica e colla Morfologia. Torino, 1904.