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per istituire, in certo modo, degli «esperimenti mentali» analoghi a quelli di cui si fa uso sotto altri nomi in qualunque scienza sperimentale — ho creduto opportuno di insistere qui un po’ a lungo perchè mi è parso che il riconoscimento dell’importanza che, anche nel campo degli studi sociali, va attribuita alle «previsioni condizionali», e della funzione che, nella ricerca di queste, spetta alla costruzione ipotetica e ai processi di deduzione su essa basati, costituisse un carattere del volume del Limentani particolarmente interessante e meritevole di essere rilevato e segnalato.

Roma, 22 giugno 1907.



Edward Westermack, lecturer of Sociology at the University of Helsingfors - The origin and development of the moral ideas (in due Volumi); Vol. 1°, 716 pag. London, Macmillan and Co., 1906.

L’Autore è noto tra i Sociologi principalmente per la History of Human Marriage, che è una delle pubblicazioni più importanti che abbiano visto la luce su questo argomento.

Oggetto ora di questa nuova opera del Westermack, della quale è uscito per ora solo il primo volume, è lo studio della origine e dello sviluppo delle idee morali. L’Autore narra come sia stato indotto a questo lavoro: egli discuteva un giorno con alcuni amici la questione fino a che punto l’uomo cattivo debba essere trattato con gentilezza.

Le opinioni erano diverse e, malgrado la migliore volontà, la unanimità non potè ottenersi. Sembrava strano che il dissenso fosse così radicale, e ne sorse allora la domanda: donde la diversità delle opinioni? È dovuta ad una conoscenza difettosa, o essa ha una origine meramente sentimentale? E d’altro canto perchè vi ha in taluni casi un aperto consenso? Non solo, ma ancora: perchè vi hanno delle idee morali?

Da allora più anni passarono, impiegati dall’Autore nella ricerca di una risposta a tali domande: frutto di tali ricerche è l’opera presente.

Essa ha come base investigazioni di vario genere: psicologiche, etnografiche, storiche, giuridiche, religiose: e queste non sono limitate ai sentimenti ed alle idee prevalenti in una data società, ed in un particolare stadio della civiltà, ma hanno come loro materia la coscienza morale del genere umano.

Nello stato presente delle nostre cognizioni, mancando monografie sul maggior numero dei soggetti che un tale studio involge,