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funzione puramente fisica della cromatina, l’impregnazione del protoplasma con una sostanza di elevata permeabilità alla forza, in guisa da mutarlo in un induttore. Giacchè la sostanza acromatica è deficiente nei nodi dove stanno inclusi i granuli di cromatina, ove noi dovessimo annettere qualche significato da un punto di vista morfologico alla struttura a rosario dei cromosomi primitivi, dovremmo riguardare gl’internodi tra i granuli, come rappresentanti gli «idi», se pure gli idi esistono. Boveri ha dato il suo autorevole appoggio a questa veduta emessa la prima volta da noi nel 1898.

È importante notare che, nell’accrescimento del fuso, alcune delle sue fibre possono non andare da un polo all’altro, ma terminare ai cromosomi; però queste fibre brevi non sono costanti, mentre quelle complete non mancano mai. Su queste ultime i cromosomi scivolano come su dei fili metallici, ma le fibre brevi si riducono a nulla quando i cromosomi figli sui quali esse terminano, si avvicinano ai centrosomi. Così esse danno l’illusione di essere delle fibre muscolari che tirino i cromosomi verso i poli; mentre in realtà la loro azione è totalmente differente.

Il nucleo figlio è ricostituito dai cromosomi raccolti a ciascun polo nel modo seguente (Fig. 2, H): ogni cromosomo figlio si gonfia e diventa vacuolato, e può assumere subito la forma di un nucleo in riposo, e poscia tutti questi nuclei formati da cromosomi singoli si fondono per la confluenza delle loro pareti in un nucleo reticolato del tipo originario; la fusione potendo aver luogo fin dall’inizio della vacuolizzazione dei cromosomi. Nella maggior parte dei casi qualsiasi traccia della multiplicità originaria di formazione si perde, salvo che una nuova divisione sopravviene rapidamente dopo il completamento della prima.

La polarizzazione della cellula, dipendente dal mitocinetismo scompare ben presto: una costrizione equatoriale appare nello strato periferico, nell’Hautschicht, la quale approfondendosi separa le due cellule figlie: durante questo processo le fibre del fuso diventano lasse, e di solito tosto si fondono nell’ordinario citoplasma. Il processo si vede meglio nelle due cellule figlie dell’uovo fecondato, ove le cellule possono arrotondarsi indipendentemente l’una dall’altra; ivi, come per parecchie generazioni cellulari consecutive le giovani cellule occupano, prese insieme, uno spazio molto più