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la dinamica della divisione cellulare mitotica 131


zioni fisiche che determinano queste trasformazioni ci sfuggono completamente, e noi possiamo soltanto paragonare la formazione dei cromosomi alla segmentazione trasversale di altre strutture viventi di forma allungata. I fenomeni susseguenti consistono nell’ingrandimento dei granuli di cromatina che compongono i cromosomi, e nella loro scissione in due: essi diventano ovali, si strozzano nel mezzo e si dividono in due granuli sferici. Il piano di divisione dei granuli è perpendicolare all’asse traverso del cromosomo. Questa scissione dei granuli ha luogo senza dubbio nelle medesime condizioni che determinano la divisione di cellule affatto sferiche, p. es., quelle di un micrococcus, o dei granuli di clorofilla, ecc. La sostanza acromatica dei cromosomi sembra concentrarsi attorno ai granuli, così che il filamento diventa moniliforme, a guisa di un rosario, salvo che ogni grano è rappresentato da una coppia di grani: per parlare esattamente troviamo due coroncine parallele unite da una stretta striscia intermedia di sostanza acromatica, in guisa che una sezione fatta attraverso un paio di grani collaterali ha la figura di un . Noi possiamo attribuire con una certa attendibilità questa parziale scissione del cromosomo all’attrazione esercitata con uguale intensità da ogni granulo di cromatina sulla circostante acromatina; e la persistenza della striscia riuniente longitudinale alla vischiosità dell’acromatina che controbilancia esattamente l’apparente repulsione dei granuli. Questi ultimi hanno adesso terminato l’opera loro e apparentemente si dissolvono nel cromosomo, che diventa uniformemente colorabile, sebbene può ritenere un contorno irregolare dovuto alla precedente struttura a rosario. L’accrescimento e la finale risoluzione dei granuli di cromatina è un argomento per rigettare l’ipotesi ch’essi rappresentino qualcosa di simile alle entità viventi o «unità fisiologiche» di Hebert Spencer, o agli «idii» di Weismann, se dobbiamo dare qualche importanza a ciò che vediamo con i nostri occhi e con l’aiuto dei metodi migliori, il solo genere di prove di cui disponiamo.

Ciascun filamento è adesso parzialmente fesso per il lungo in due cromosomi figli, ed è probabile che le zone successive, da un’estremità all’altra di ciascuno dei cromosomi figli, siano identiche alle zone corrispondenti dell’altro; e che ciascuna zona abbia le sue proprie qualità che devono essere trasmesse all’uno o all’altro dei nuclei figli. Se questo è il caso, e se