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fenomeno dovuto a condizioni generali dell’organismo. Di più egli osserva che mentre il grasso, sostanza inerte, riempie sempre più il citoplasma, a partire dall’età adulta le cellule nervose non aumentano più in grandezza; anche in numero aumentano o poco o punto; c’è dunque nell’insieme una sparizione di citoplasma attivo, una vera degenerazione pigmentaria grassa. L’A. porta buoni argomenti per sostenere e dimostrare che si tratta veramente di un fenomeno normale, non legato a speciali malattie, togliendo così alcuni dubbî ed alcune idee che potevano aversi in seguito ad incomplete osservazioni antiche del Leyden; quest’ultimo avendo osservato talvolta le granulazioni pigmentate, le aveva credute in rapporto causale colla atrofia muscolare progressiva.

Per quanto siamo un poco all’oscuro sul significato funzionale di questo pigmento, ci colpisce il fatto che il suo aumento progressivo incominci nei primi anni della vita — e forse anche prima — , giacchè ben sappiamo che una abbondanza molto notevole di questo pigmento porterebbe ad un mancante funzionamento delle cellule nervose, costituirebbe una vera degenerazione pigmentaria. Non per questo dobbiamo indurci a considerarlo come un elemento disturbatore della vita cellulare, elemento dannoso che andrebbe crescendo coll’età! Un concetto così pessimista sarebbe una cattiva deduzione dei fatti clinicamente osservati delle degenerazioni cellulari in genere. Forse anche, se la somiglianza di aspetto con quel pigmento che si trova in alcuni Invertebrati (Sipunculus ad esempio) può avere un valore, si potrebbe ritenere che esso abbia una importante funzione nel metabolismo, come in quelli ha certamente una efficacia nella respirazione. L’aumento potrebbe essere in tal caso spiegato col tentativo, da parte dell’organismo, di difendersi contro altre condizioni progressivamente varianti. La discussione sull’ufficio di questo pigmento pur essendo in parte fuori dal nostro tema, abbiamo voluto mostrare come sia ingannevole l’aspetto clinico delle degenerazioni, collegate con mali evidenti dell’organismo, rispetto alla loro interpretazione. Ingannevole, in quanto acquistano l’apparenza di un male che sopraggiunge ad un tratto, ex novo, nell’organismo, pur essendo nient’altro che l’aumento di funzioni e sostanze, magari utilissime, che si svolgono e si trovano nel corpo normale.

Nella membrana elastica posteriore dell’occhio (epitelio