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la morte | 121 |
va progressivamente diminuendo a partire dalle prime fasi della vita, fino al momento critico della morte. Anche il consumo va forse diminuendo cogli anni, ma meno rapidamente, almeno da un certo punto in là, sì che ne resulta, come somma, dapprima un aumento del numero delle cellule, progressivo, poi una progressiva diminuzione.
Finchè il corpo è costituito di poche cellule, esse non sono intramezzate di sostanza cementante interstiziale. Questa è invece abbondantissima nel corpo già formato, adulto, e vecchio. Questo sviluppo è progressivo, e nel vecchio si ha una eccedenza, spesso ragguardevolissima, del tessuto connettivo sopra agli altri tessuti, ossia di quel tessuto che contiene abbondante sostanza interstiziale; tale sviluppo comincia non dopo che la virilità tende a diminuire, bensì appena i tessuti accennano a differenziarsi nell’embrione.
Analogamente, il deposito di sali calcarei nelle ossa, il quale rappresenta dapprima un vantaggio, e che aumenta sempre progressivamente coll’età, costituisce poi uno dei fenomeni dell’invecchiamento, in quanto le ossa son divenute più fragili e meno elastiche.
Un altro importante fatto togliamo dalle ricerche del Mühlmann (Arch. mikr. Anat. vol. 58). Questo autore, già da tempo studioso delle strutture degli elementi nervosi e delle modificazioni cui vanno soggette secondo le condizioni, ha dimostrato che vi è un fenomeno lento, continuo di alterazione in questi elementi, a partire dai primi anni della vita, e giungendo fino alla morte. Già nel bambino di 3 o 4 anni nelle cellule nervose si trovano granulazioni pigmentate, dapprima disseminate in piccolo numero nel corpo cellulare; e nella seconda decade della vita, esse occupano una posizione determinata nel citoplasma. Coll’avanzare dell’età, il pigmento invade un numero di cellule sempre maggiore, e le riempie maggiormente; tanto che nel vecchio gli elementi sono per la massima parte occupati da esso, avendo soltanto un bordo esterno citoplasmatico, completamente libero da granulazioni di questo genere. Questo pigmento, già veduto da Pilez nel 1895, è stato riconosciuto per una sostanza che ha caratteri dei corpi grassi. Mühlmann, contrariamente a ciò che prima si credeva, ha dimostrato che l’invasione del grasso accade nei diversi organi nervosi contemporaneamente; ed anche questo fatto è interessante, perchè mostra come siamo in presenza di un