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della energetica moderna 41

trazione dell’energia in piccole superfici. Tali sarebbero le armi da taglio e da punta; coll’impiccolire la superficie di pressione esse fanno sì che il lavoro muscolare si eserciti con tanto maggiore intensità. Lo strumento affilato e appuntito taglia e fora oggetti che resistono invece alla pressione di un pugno o di un sasso.

La combinazione sistematica di questi artifici produsse ben presto altri progressi. Spada e lancia congiungono l’allungamento della portata del braccio con l’azione concentrata della lama e della punta; gli strumenti da getto e da tiro si conformano alla stessa maniera, e ne vengono il giavellotto e la freccia.

Tutte queste invenzioni si riferiscono all’applicazione pratica dell’energia primaria esistente nei muscoli dell’uomo. Fu dunque un immenso progresso quando l’individuo fece servire ai suoi scopi altre fonti di energia. Queste furono in parte energie fisiologiche affini: schiavi e animali domestici addestrati al lavoro caratterizzano questo stadio; io ritengo anzi probabile che prima si utilizzassero gli schiavi. Ma poi anche le energie inorganiche, come il fuoco e il vento furono sfruttate dall’umanità. In questo modo troviamo in base alla concezione energetica, un incessante progresso che ci conduce fino alle più complesse applicazioni dei nostri giorni.

Una seconda serie di osservazioni parallela a questa si connette alla produzione dell’energia chimica della nutrizione, che è lo stadio preparatorio indispensabile per la produzione ed utilizzazione dell’energia muscolare. La raccolta di provviste per il tempo in cui non è possibile procurarsene direttamente, costituisce la ben nota base della capitalizzazione.

Il valore in generale ha per base la trasformazione dell’energia. Una stessa quantità di energia (misurata numericamente) non ha, com’è noto, sempre lo stesso valore, neanche qualora appartenga a processi naturali non utilizzati; perchè una data quantità di energia è tanto meglio trasformabile, quanto maggiori sono le differenze di intensità che essa ha rispetto a ciò che la circonda. L’apprezzamento del valore dell’energia per gli usi della vita è determinato in modo simile, solo un poco più complicato da differenze di intensità e dai coefficienti di trasformazione che ne dipendono. Una data quantità di energia ha, in genere, tanto maggior valore, quanto più completamente essa si può trasformare in energia per noi utilizzabile. Così, un pezzo di carbon fossile ed un