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34 | rivista di scienza |
Ammettere che la legge di conservazione sia valida anche al di là di questo limite, è fare una prototesi, che potrà forse in avvenire esser sottoposta ad esame con mezzi di misurazione più perfetti.
Per spiegarsi, come il concetto d’energia malgrado la sua grande generalità sia capace di esprimere l’infinita varietà dei fenomeni, basta pensare che vi sono numerosissime forme diverse di energia. Le loro qualità rispondono tutte alla definizione data più sopra per quanto riguarda il carattere di grandezza, la natura positiva e la legge di conservazione; contengono però in più accanto a questa delle altre particolarità determinanti o qualità sulle quali si basa la loro diversità. Così ad es. lo spiccato simmetrico dualismo dell’energia elettrica e magnetica non appare per nulla nel calore, che invece è determinato perfettamente da un numero solo, quando sia data l’unità. L’energia cinetica ha una direzione nello spazio, mentre l’energia di volume agisce in ogni luogo e in tutte le direzioni, dove sia possibile un cambiamento di volume. Siccome il concetto generale di energia non enuncia nulla nei rapporti di spazio e di tempo, questi restano aperti a determinazioni più ristrette, e le diversità possibili in questi campi danno luogo alle singole diverse specie di energia.
Così cade anche l’obbiezione ripetutamente sollevata, che le forme di energie siano tanto numerose, anche tenendo conto seriamente di ulteriori forme di energia non ancora conosciute. Se l’energia deve essere un concetto che serva a rappresentare i fenomeni, la molteplicità di questi deve potersi rappresentare con una corrispondente molteplicità nel concetto. Infatti ogni vera trattazione scientifica consiste in ciò, che alla molteplicità del campo da esplorare corrisponda un’altra schematica molteplicità di segni (matematici o verbali) che esprimano il corrispondente rapporto funzionale. L’enorme importanza di un tale linguaggio scientifico simbolico si rivela forse con la massima evidenza nelle formule chimiche, che contengono una parte così rilevante delle nozioni generali che la scienza ha potuto procurarsi sui fenomeni chimici. Come nessuno pensa a rimproverare alla chimica di avere ottanta elementi, poichè non è già in suo potere di stabilirne un numero arbitrario, ma è obbligo suo di riconoscere come elemento ogni sostanza che corrisponda ai prestabiliti caratteri generali; così anche l’energetica non può stabilire arbitrariamente il numero