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DELLA ENERGETICA MODERNA 31

è invalso l’uso di mettere in evidenza solo quei presupposti, che a lavoro finito si sono dimostrati giusti o almeno convenienti. Le altre prototesi si passano sotto silenzio e si sopprimono, come si sopprimono le armature d’un edificio quando la sua costruzione è terminata. Solo ben di rado, come ad es. nelle relazioni di Keplero sulle sue ricerche astronomiche, troviamo qualche accenno a prototesi fallite. Le ipotesi nel senso più ristretto occupano invece assai largo posto nella letteratura scientifica. Siccome si riferiscono a cose scientifiticamente inaccessibili, non si può provarne nè la verità nè la falsità, e quindi nascono intorno ad esse interminabili discussioni pro e contro; e siccome inoltre i problemi ad esse connessi sono problemi apparenti, cioè non si riferiscono per nulla a cose dimostrabili, così essi rimangono insolubili, e si trascinano senza che si possa liberarsene. Questo ci riuscirà solo quando avremo riconosciuto che si tratta unicamente di problemi apparenti.

È quindi molto importante avere un mezzo per distinguere le ipotesi del senso stretto della parola ed i problemi apparenti. Un tal carattere distintivo risulta già dalle cose dette, almeno per quanto riguarda le scienze esatte. Se in una formula, che enuncia un qualche rapporto fisico, si trovano espressioni o indicazioni di grandezze, che non si possano osservare nè misurare, e alle quali non si può quindi sostituire alcun determinato valore sperimentalmente dedotto, si tratta di un’ipotesi. Poichè è compito delle scienze esatte determinare il reciproco rapporto di grandezze definibili e misurabili, o, in altre parole, di trovare le forme o funzioni matematiche per le quali questi termini sono fra loro connessi, così che uno qualunque di essi si possa trovare quando siano dati gli altri. Per constatare sperimentalmente un tale rapporto di funzioni, è necessario di misurare ad una ad una tutte le grandezze mutabili o costanti, che entrano in una siffatta equazione; nè v’è altro modo per constatare se il rapporto di funzioni ammesso dalla prototesi sussista o no. Se ci si imbatte anche in un’unica grandezza che sfugga alla misurazione, il rapporto supposto non si può considerare come dimostrato. Una tale equazione inoltre non ha scopo, perchè esprimendo il rapporto di una grandezza che non è accessibile, essa c’informa di una cosa che non ha influenza nè importanza alcuna per la scienza e la vita. Poichè dire che