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la fisiologia vegetale 287

J. Herschel e da altri al principio ed al finire di un’eclissi solare totale1.

Dovrei qui ricordare anche gli splendidi risultati ottenuti dal fenologo E. Ihne sul campo climatologico in grazia delle sue assidue, ininterrotte ricerche, proseguite per oltre trenta anni, sul manifestarsi delle diverse funzioni vitali in un dato numero di piante legnose dell’Europa centrale.

Altrettanta importanza per la meteorologia devesi annettere agli studi fatti dal Wisner nell’isola di Giava sulla forza viva ed il peso delle gocce di pioggia che cadono dall’alto. A questo riguardo esistevano delle supposizioni del tutto esagerate, ma nessun dato positivo si poteva trovare nei trattati di meteorologia che desse un ragguaglio sulla violenza con la quale una pianta viene colpita da una goccia di pioggia. Anche qui fu il fisiologo quegli che aprì ai meteorologi la via ad una serie di indagini che potranno riuscire di grande valore.

A lor volta gli esperimenti sintetici relativi alla nutrizione delle piante vive svelarono nuovi campi alla chimica agraria, la quale divenne in seguito, principalmente per opera di Ad. Mayer, una fisiologia agraria. Lo studio dei tubercoli radicali delle leguminose apportò una larga messe di fatti relativi all’assimilazione dell’azoto da parte delle piante in generale, e riguardo al bisogno di rifornire alla vegetazione questo elemento vitale. Di non minor vantaggio riuscirono gli studi sperimentali pazientemente condotti dal Kerner sull’influenza che esercitano la luce e la traspirazione sulla vegetazione delle Alpi, per dimostrare le condizioni speciali geografiche — fino allora molto falsamente interpretate — delle piante alpine. I suoi esperimenti contribuirono anche largamente ad accrescere le norme utili per un giardinaggio razionale.

In maniera analoga vediamo procedere, dalla scoperta dell’osmosi, fatta dal Dutrochet, nei primi tempi che precedettero una fisiologia vegetale, una serie di studi e di tentativi ideati per spiegare il modo meccanico col quale le radici delle piante si impossessano dell’acqua del terreno allo scopo di provvedersi

  1. F. Exner nel render conto di questi fatti (Meteorolog. Zeitschrift, XXXIII, pag. 344) esprimeva il desiderio che le osservazioni del Wiesner dessero impulso a nuove indagini di questo genere.