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276 | rivista di scienza |
Stimoli direttivi nell’ontogenesi sono stati per ora dimostrati sperimentalmente solo in pochi casi; in numerosi altri, sono verosimili.
Quando agli stimoli formativi, gli «esterni», come per esempio la luce, la gravità etc., sono da lungo tempo conosciuti nei vegetali in numerose modificazioni; nel regno animale essi appaiono in azione presso alcuni celenterati. Per gli stimoli formativi «interni» una parte dell’embrione agisce sovra un’altra modificandone la forma; se ciò avvenga per contatto o per via chimica o altrimenti, è per ora ancora sconosciuto; probabilmente si avranno varie forme di rapporti.
Due esempi possono dare un’idea concreta degli impulsi formativi interni. I gamberi rigenerano gli occhi loro asportati solo quando sia rimasto in posto il ganglio ottico; tolto anche questo, al posto dell’occhio si rigenera un’antenna. La lente dei vertebrati si forma dalla cute in seguito ad uno stimolo formativo esercitato su questa dalla «vescicola ottica primaria». Da ciò si deduce senz’altro che gli stimoli formativi possono essere di specie logicamente assai diverse.
Come appendice agli stimoli formativi propriamente detti si può qui pensare a quello che il Roux chiama adattamento funzionale1, ossia al fatto che i tessuti dell’organismo possono essere migliorati nella loro struttura, rispetto al loro funzionamento avvenire, mediante l’esercizio, cosa nota sovratutto per quel che riguarda le ossa e i tessuti connettivi. Si può benissimo immaginare che in questi casi il funzionamento risvegli minuti stimoli formativi, cui l’organismo risponde con modificazioni di forma e di struttura: e che esso risponde in modo straordinariamente «conforme al fine» — è ciò che noi tosto rileviamo. —
III.
a) Volgendoci ora a riguardare il cammino da noi percorso nella fisiologia dello sviluppo, possiamo trarre dai nostri risultati una deduzione assai importante e generale, deduzione che ancor meglio potrà formularsi aggiungendo a questi risultati altri pochi esperimenti ulteriori.
Tale deduzione generale che deriva senz’altro da quanto già abbiamo detto si può esprimere nel modo più semplice
- ↑ Roux - Ges. Abh. Vol. I. Vedi indietro.