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la fisiologia dello sviluppo della forma organica | 267 |
cosiddetta «rigenerazione» di un arto nella salamandra è un noto esempio di tale proprietà — e così la fisiologia delle riparazioni si può considerare come la seconda grande divisione della nostra scienza. Una terza di tali grandi divisioni preliminari tratta degli atti che preparano lo sviluppo, cioè della maturazione e della fecondazione e la quarta tratta di ciò che nel ciclo vitale segue allo sviluppo, ossia dello sviluppo che si ripete, della eredità.
Con ciò la nostra scienza viene a riannodarsi all’altro ramo della morfologia organica, alla «sistematica» nel più largo senso: se la eredità non è completamente similare, se la generazione n + 1 non è assolutamente identica alla generazione n, ciò significa che si sono presentate dette «variazioni», oggetto della sistematica. Qui notiamo anticipatamente che la fisiologia dell’eredità si può dividere nello parti seguenti: la dottrina dell’eredità in genere, la cui parte più essenziale è formata dalla teoria degli ibridi; la dottrina delle variazioni; e la dottrina delle mutazioni. In questo scritto non si tratterà particolarmente nè della fisiologia dell’eredità, nè della fisiologia della fecondazione, ma solo della fisiologia dei processi di costruzione della forma organica individuale, in istretto senso.
II.
Pertanto ci occuperemo ora del particolare problema della fisiologia dello sviluppo individuale in senso stretto1.
a) Già dai dati più generali dell’embriologia puramente descrittiva si possono dedurre alcuni principî i quali possono servire di base per ulteriori considerazioni: fin dove entra in questione, per dirla col Roux, la «produzione di una diversità visibile» la indagine più recente delle scienze descrittive ha in ogni caso risolto l’antico dissidio fra «evoluzione» ed «epigenesi» nel senso dell’epigenesi: l’organismo nella via che percorre dall’uovo all’individuo adulto si complica, sotto i nostri occhi, passo passo. Questa visibile complicazione progressiva segue però delle regole determinate: essa procede per via di formazioni singole, chiaramente distinte, che si